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lunedì 29 agosto 2011

I miei fiori di mare: i petali del mare di Miami, Florida

Se il mare d'Inghilterra ci lascia senza fiato, il "mare" di Miami ci dona fiori incantevoli e non solo!  E' Miriam, la mia carissima amica a crearli: ha un talento particolare. Ogni anno trascorre l'inverno a Miami, in Florida, per poi tornare a Fano in estate e durante la sua permanenza in America, si diletta a percorrere le lunghe spiagge di Miami, per raccogliere una moltitudine di conchiglie colorate dalle più svariate forme per poi creare bellisimi vasi di fiori, oggetti e bigiotteria." E' la mia passione, passeggiare a piedi scalzi sulla riva bagnata e raccogliere centinaia di gusci di conchiglie con colori diversi rispetto a quelle italiane: beige, rosa, arancio,ecc.sono i frutti del "mare", dell'oceano, che comunque rappresentano i doni del creato: questi doni io poi li trasformo in meravigliose  creazioni che la mia fantasia mi suggerisce e che poi regalo agli altri.." Che belle parole, e che bella persona è Miriam: lei, brasiliana, che tanto ha sofferto, riesce ancora a donare parole d'amore!!incredibile donna di fede. 
  In Florida ha anche vinto per questo motivo un premio gratificante. Ogni anno poi mi regala un prodotto del mare: il più incantevole è stato il vaso di fiori qui raffigurato.  Ho contato le conchiglie utilizzate per creare  un fiore  violaceo ancora con i petali tutti chiusi: 186  piccolissimi gusci sapientemente e amorevolmente incastrati con arte e gusto  per dare l'immagine di un fiore ancora con i petali chiusi; poi altri  fiori accanto: beige, rosa, bianco: quest'ultimo è incredibilmente bello: i gusci bianchi rendono l'immagine di una rosa  bianca completamente aperta! mi sono incantata a guardarli, li ho mostrati ai miei amici, li ho fotografati.
 Però sono fiori di mare particolari: sono sempre accanto a me, per ricordarmi quella bella persona che è Miriami, per ricordarmi poi il mare della Florida, il profumo dell'oceano, di quei petali che non appassiscono mai, il mio "maredinverno"!

giovedì 25 agosto 2011

Mare..mozzafiato: la costa dell'Inghilterra meridionale

Ieri correndo mi  sono diretta al lido 1 di Fano alle h 9,30 per godermi il mare calmo e piatto e per fare la mia solita nuotata di un'ora; incontro all'improvviso un conoscente che mi chiede: "Eleonora, mi sai dire che differenza c'è tra nuotare qui a 50 m in prossimità degli scogli sommersi e nuotare, come fai tu, a distanza di 350 m , dove nessuno ti può vedere? Per me è la stessa cosa, non ci sono differenze! Tanto vale che nuoti qui vicino, almeno ti vediamo!" .Questa affermazione mi ha tolto ogni entusiasmo. La differenza c'è ma  quella persona non riesce proprio a capirlo. Nuotare al largo e da sola, in linea d'aria in prossimità dell'ingresso del porto, è come entrare in un paradiso: vedi uscire gli scafi dal porto con la scia bianca e tranquilla, le barche a vela che lente si avviano lontano, vedi le piccole barche rientrare in porto, il promontorio di Pesaro e tutte le colline dell'entroterra fanese che circondano il mare, i cefali saltare allegri sul mare, e poi vedi l'orizzonte, la distesa immensa del mare, i gabbiani che si dondolano sull'acqua, non vedi più nessuno, nè rumori, solo pace, silenzio, l'acqua frizzante, più pulita..
Penso poi al mare dell'Inghilterra meridionale: Paola mi ha inviato su Fb le immagini stupende di un mare diverso. Mi ha descritto il suo viaggio, la sua permanenza ad Hastings, sud est dell'Inghilterra, sulla Manica; ha visitato il Parco Naturale delle Seven Sisters, i sette promontori di roccia bianca calcarea a picco sul mare tra Eastbourne ed Hastings. Uno spettacolo a dir poco mozzafiato. "Di fronte ad una natura così prepotente e invadente i pensieri che di solito si accavallano si calmano improvvisamente per lasciar posto alle immagini. Di avvicinarsi all'orlo del precipizio non se ne parla, le gambe non reggono.


All'inizio del Parco una dopo l'altra le lapidi di coloro che hanno deciso di porre fine alla propria esistenza proprio lì dove la natura offre uno spettacolo di rara bellezza- John C..is at peace now" è inciso su una lapide - forse scritta da una mamma in memoria del figlio di soli 24 anni ".
Grazie Paola per le bellissime foto; le conserverò perchè ritraggono il mare, quel mare che comunque sia e dovunque sia, mi  e ci affascina e travolge: anche questo è "ilmaredinvernoealtro".







lunedì 22 agosto 2011

Un fantastico ricordo di Fano jazz by the sea 2011: Saiyuki project



Una serata indimenticabile, unica, irripetibile: Porto di Vallugola, giovedì 21 luglio, h 21,45. Palcoscenico che illumina il gruppo Nguyen Le Saiyuki Project. Non avevo mai ascoltato alcun brano prima di quella sera ed erano quindi del tutto a me sconosciuti. Silenzio immenso, tramonto meraviglioso sul mare di Vallugola, odore di mare, di frutti di mare, che da tempo non sentivo; una dolce compagnia al mio fianco: non avrei potuto desiderare altro dalla vita. Lontani dal tempo, dalla confusione, dalla moltitudine; in pochi concentrati in quel piccolo porto di Vallugola, quasi ad assaporare atmosfere d'altri tempi, spiritualità antiche, meditazioni orientiali..Poi d'incanto le sonorità provenienti dal rock, improvvisazioni jazzistiche, una molteplicità di linguaggi, un dialogo tra tradizione e contemporaneità. Tutto questo è il gruppo musicale di Saiyuki: chitarra elettrica che diffonde alchimie ed effetti elettronici, koto (strumento simbolo del Giappone) e tabla (tipiche percussioni dell'India). Musicisti dagli ampi orizzonti, fusione tra musiche e culture diverse: Giappone, India e Sud Est Asiatico. Le immagini e il video confermano tutto ciò. Un'atmosfera magica, una favola, sul misterioso palcoscenico del mare  d'estate.

venerdì 19 agosto 2011

Uno squallido episodio di bullismo al lido di Fano

Beate vacanze. Giornate fantastiche, temperatura ideale, bagni caldi e nuotate quotidiane: da due mesi non mi espongo più al sole: meglio refrigerarsi sotto l'ombrellone, tra le amiche che amano i bagni di sole, tra le vicine di ombrellone che non disdegnano ficcanasare nella vita degli altri e tra gli sguardi indiscreti (coperti da vistosi occhiali da sole) di uomini attempati sdraiati accanto ai nostri lettini e che conoscono ormai ogni parte del nostro corpo.
Addio privacy! Stiamo tutti affiancati strettamente e forzatamente a persone che non conosciamo e di cui sappiamo ormai tutto: malanni, conto corrente, risparmi, vita privata e..scappatelle! mi chiedo perchè il Garante della Privacy ancora non interviene sulla distanza tra gli ombrelloni per  il rispetto della riservatezza, visto che in farmacia, in banca e negli uffici pubblici vige la distanza di sicurezza.
Che tristezza quest'anno al mare: per motivi di salute non ci sono più i piccoli e "grandi" uomini che mi hanno accompagnato nelle prime esperienze del bagno d'inverno. Nonostante la loro età erano capaci di donare il buon umore a chi non l'aveva: un mix di saggezza, simpatia, insegnamenti, civetteria, e orgoglio!  Comunque, se in riva il lido di Fano può sembrare una piscina sommersa da bagnanti, nel mare, al largo, passa ogni malinconia e mi godo l'incantevole panorama; ringrazio perchè ancora ho il dono della vista per ammirare i bellissimi colori del cielo e del mare, perchè ancora sono in grado di nuotare e dunque di apprezzare il mistero che c'è nel mare e ringrazio perchè ancora sto assaporando questa incredibile storia che è la nostra  vita, pur tra le amarezze e preoccupazioni.
Una cosa mi rattrista: parliamo di "pace", di "amore", di "rispetto della  persona e della vita umana": lo insegno anch'io a scuola, citando gli articoli della Costituzione. Parliamo anche di "integrazione tra popoli": belle parole che si svuotano quando si verificano atti di bullismo. La scorsa settimana, esattamente il venerdì sera, mentre Marco, di 16 anni - ragazzo dolce, bontà infinita, tranquillo - era correttamente e beatamente felice con gli amici, all'improvviso, senza neanche avere il  tempo di rendersene conto, è stato brutalmente e violentemente percosso sul viso da un ragazzo non italiano, senza un "perchè". Violenza fine a se stessa: questa va condannata. Noi genitori offriamo tutta la nostra vita per i figli: trasmettiamo la dolcezza, la tranquillità, il rispetto per il prossimo, e loro credono in noi, nei nostri valori, nei  nostri ideali..Ora per questi ideali Marco sta soffrendo e porterà dentro di sè, per tutta la sua vita,  il dolore fisico patito, il rammarico di aver creduto nel valore del rispetto della vita umana, il rammarico di non aver reagito alla violenza. Marco, perdonalo quel ragazzo: evidentemente lui stesso, è stato o lo è ancora, vittima di violenza inaudita; il  tuo nemico non ha avuto validi esempi, non ha punti di riferimento: forse è stato lui stesso, prima di te, e senza motivo, ferocemente aggredito.
Atti di bullismo di questo genere non si sono mai verificati tra i miei alunni. L'educazione al rispetto per l'altro deve essere il primo insegnamento a scuola, il resto, ossia le conoscenze, non "fanno l'uomo"! Sono fiera dei miei studenti, sono fiera dei miei figli, sono fiera di Marco.