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mercoledì 4 febbraio 2015

















L'EVENTO DA NON DIMENTICARE, UN RICORDO PER I MIEI ALUNNI




E' trascorsa una sola settimana: "il bagno dei giorni della Merla", i giorni più freddi dell'anno. 




Hanno assistito ad ogni piccolo mio gesto: la preparazione degli indumenti da indossare subito dopo il bagno, la sistemazione del termos, delle ciabatte, dell'asciugamano sulla sabbia, del secchio ove appoggiare i calzari e guanti in neoprene..






tutto da predisporre  per non perdere un secondo..sono attimi preziosi per sopravvivere: al ritorno dal mare, dopo 10/15 o 20 minuti di nuoto o immersione solo con il costume, il corpo comincia ad avvertire un inizio di ipotermia che interessa in primis le estremità degli arti (dita delle mani e piedi) e poi del torace.

 Hanno carpito ogni mio segreto: per bloccare il processo di ipotermia è indispensabile infilare le mani nel termos di acqua bollente..le mani sono così in sicurezza,






poi la verso sul corpo fino a riscaldare i piedi....

la cuffia ancora sul capo per proteggere il centro degli organi vitali del corpo..poi accappatoio, e tutto il resto, cominciando da maglia intima di lana e pile in tessuto altamente tecnologico e proteggerlo, centro importante che impone direttive agli organi termico...







Dal mese di ottobre insistevano per vedermi in mare..hanno chiesto il permesso al preside e così abbiamo organizzato l'evento.






Il tempo è stato clemente: giornata meravigliosa, senza vento, senza pioggia: l'ideale per condividere con i miei alunni l'ebbrezza del mare, il suo splendore, la forza ed energia vitale che fa vibrare anima e corpo!
Prima del bagno, gli sguardi felici, il loro sorriso, il mio sorriso, poi le foto, tantissime che loro mi hanno scattato..



poi veloci esercizi di yoga..il saluto al sole, dovuto, per ringraziarlo per l'infinito palcoscenico che quel giorno si ammirava sul mare, il mio Re, il re della terra...












Qui accanto le loro e le mie foto, per ricordare ed ammirare momenti indimenticabili..che rimarranno impressi nella loro e nella mia memoria..momenti che ci hanno fatto star bene, ci hanno fatto sorridere e che ci faranno apprezzare la gioia di vivere..grazie al mio ..maredinverno!!

La mia "montagnadinverno"


LA MIA "MONTAGNADINVERNO"...




Non solo mare! Non mi bastavano le profonde emozioni del mare..avevo bisogno di cambiare..la voglia della novità. Peraltro ancorarsi al vissuto e non ampliare gli orizzonti, in una società poliedrica che ormai non conosce confini, non appare una situazione politicamente corretta.
E così un anno fà provai l'esperienza della montagna: telefonai al coordinatore Cai di Pesaro, Roberto, un vero professionista del mestiere: monti della Laga, escursione stupenda, una notte in baita e una compagnia simpatica.




 Un'occasione per relazionare, socializzare: altre storie, altre personalità, tutte accomunate da una passione avvincente: raggiungere certe mete, altitudini, quote, dislivelli. Un fine nobile, una fatica estenuante ma gratificante: canaloni, altipiani, vette, creste che rivelano l'immensità dell'infinito! La nostra terra, il nostro mare, la nostra vita, visti da una prospettiva ben diversa.




Domenica l'escursione particolare: da Piaggia Secca a Rio Freddo, appennino marchigiano, Monte Cucco, dislivello 400 m, sentieri completamente innevati..la montagna ha dato il meglio di sè: si è vestita di bianco sui rami, sui dirupi, nei fossi, nei canaloni, una tempesta di neve mentre un cagnolino dal pelo nero ci accompagnava nel percorso, come fosse una guida..

il cellulare si spegne da solo..il silenzio copriva anche il movimento dei passi umani..incredibilmente misterioso il paesaggio che ci circondava..tra i sentieri bianchi un torrente che in disparte elargiva il suono dell'acqua che lentamente scorreva. 


Temperatura molto bassa, sotto zero; infine nel bosco una nebbia rarefatta che rendeva ancor più gelido e chiaro il nostro tragitto..era molto freddo nelle estremità delle dita delle mani e dei piedi ma la nostra marcia e il nostro stupore nel bosco innevato scongelavano tutte le rigidità fisiche e le tensioni del nostro quotidiano vivere.
Grazie CAI di Pesaro, Grazie Roberto...un sorriso alla mia "montagnadinverno"!