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venerdì 1 aprile 2011

Nel mare, tra "veleni di Stato" e lacrime di adolescente


Ieri mattina giornata nera. Ho ancora avanti a me le immagini strazianti di un alunno in classe: triste, avvilito, privo di sorriso, di vitalità, di simpatia, di iniziative; privo di ..vita! Ma cosa gli è successo? Insegno da 28 anni e non penso di aver mai visto un adolescente così affranto, come un cane bastonato, provato da un fortissimo dispiacere. Ho chiesto spiegazioni ma non ho ricevuto alcuna risposta; nei giorni precedenti era sereno,  pieno di luce, entusiasmo, brio, vivacità in quegli occhi celesti e vispi che colorano e caratterizzano il suo viso dolce e ingenuo e rivelano la personalità di un alunno riservato, calmo, delicato, corretto e rispettoso dei suoi amici e dell'insegnante. Mi sono avvicinato al ragazzo per capire il motivo di quel mutismo: la risposta è stata espressa solo con alcune lacrime; capii  il motivo: il giorno precedente a scuola si sono svolti i colloqui quadrimestrali dei genitori con gli insegnanti e..se ben ricordo suo padre era rimasto molto dispiaciuto dei voti riportati dal figlio, ... molto esigente nei suoi confronti..aveva rimproverato il figlio davanti all'insegnante. Storia, economia aziendale, inglese: non ho visto mai un ragazzo piangere in classe in modo riservato per tre materie! Come siamo strani noi genitori!! Talvolta non ci accontentiamo mai. Forse pensiamo che l'istruzione e la "cultura" ad ogni costo con il voto alto, anche con l'imposizione, siano i mezzi per formare l'uomo "migliore", impeccabile, senza lati oscuri. Invece ho conosciuto e so di uomini diplomati e laureati con il massimo dei voti che si sono rivelati scorretti, violenti e privi del rispetto verso il prossimo e verso i propri congiunti! 
Come se non bastasse, un'altra brutta notizia: sul Resto del Carlino di ieri, nelle cronache nazionali vi leggo: "Veleni di Stato dispersi in Adriatico, abbandonati nel 1944 ordigni con arsenico e iprite davanti Fano, Pesaro e Cattolica, nasce un comitato per bonificare il mare"; sono note le coordinate dei luoghi in cui vennero gettate le bombe per decisione di Hitler! Povero mio mare avvelenato!

Pensando a questi dispiaceri, mi sono immersa nel mio mare di Lido 1: bassissima marea, mare calmo con una leggera brezza di maestrale, sole con leggera foschia, molti passanti, temp. acqua: 12 C°; ho nuotato per mezz'ora guardando prima verso le "palafitte" e poi, al ritorno, il panorama della costa pesarese. Oramai la spiaggia ha assunto un'atmosfera primaverile e alla fine della nuotata ho preferito distendermi nell'acqua più bassa e calda in prossimità della riva. Tony mi aspettava al capanno con le sue risate romagnole; Maria con i suoi racconti e sue preoccupazioni.Io invece.. non mi sono ancora ripresa dalle tristi notizie..una cosa è certa: continuerò a nuotare anche nel mio mare avvelenato..oramai non ne posso più fare a meno.. Penso allora al mio primo mare, al mare della mia infanzia: abbiamo imparato a nuotare da soli per sopravvivere: a sei-sette anni, chi per primo attraversava i profondi fondali marini per arrivare alla seconda secca, era quello che vinceva il gioco della "staffetta"; penso  alla "perla" del  Gargano, alle mie mille spiagge deserte, prive di turisti, ai suoi venti, al suo mare limpido e trasparente, alle sue grotte, ai bagni di Pugnochiuso, alla sua vegetazione mediterranea, le sue rocce, ulivi, a Mango e alle sue canzoni ...Ho nostalgia..anche lì il mare ora è sporco, ma ...forse non inquinato da veleni. Non ci posso credere. 


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