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domenica 20 marzo 2011

100 giorni all'esame: "60 non fa paura, 100 non fa cultura"

In vista della cena dei 100 giorni ho dovuto negoziare con i miei alunni sia il programma da svolgere sia la data di inizio della seconda interrogazione del 2° quadrimestre, pena assenza collettiva: santa pazienza! Poi sono così convincenti quando mi invitano a rimandare le interrogazioni, che quasi quasi demando a loro ogni incombente sulla definizione del calendario delle verifiche! "Prof, se ci interroga tra tre giorni, avrà ancora comodamente 10 ore piene per interrogare tutti!" e poi mi supplicano, mi guardano con tenerezza, mi trovano ogni scusa, mi raccontano di loro, ...alla fine cedi! Sono simpatici, sono sinceri, sono "puliti", sono i giovani di oggi, sono come...i nostri figli.
Il giorno 17 Marzo è stata organizzata da tutti gli alunni la ben nota cena dei 100 giorni: aperitivo alle 19,30 al New Life Cafè; ore 21 navetta destinazione: discoteca Miu Jadore dove hanno cenato (due primi, pizza, patatine fritte, vino, birra) e ballato con musiche di ogni genere. Hanno sempre ballato a sfinimento e si sono divertiti molto; alle h. 4,30 la navetta li ha trasportati a Fano, dopodichè hanno dormito nelle loro macchine fino alle 7,30. Poi veloci a scuola fino alle 13,30. E..non vi dico che facce...Durante la mia prima ora di lezione del giorno 18 Marzo, un pò "carburavano", raccontandomi l'evento della cena, ma dalla seconda ora in poi, cioè durante l'ora di italiano e storia..non vi dico..erano completamente ..rilassati.
Erano tutti carini: indossavano ancora gli abiti della serata precedente: colori sgargianti, tubini scollati. Mi hanno fatto vedere le immagini impresse nella loro macchina fotografica; eccone alcune qui a fianco: nel New Life Cafè, in discoteca mentre bevono con le "super cannucce", i tacchi a spillo delle signorine, rigorosamente 10/12 centimetri! Che sofferenza, Denise mi racconta che i piedi si erano gonfiati e che, a causa del dolore, si è fatta trasportare dagli amici all'uscita dalla discoteca fino alla navetta.
Gli alunni invece della VF indossavano una simpaticissima maglia azzurra stampata "60 non fa paura, 100 non fa cultura", spiegandomi che comunque sia il voto più basso che quello massimo, nell'esame di Stato, non condizionano il loro futuro. In effetti ci sono tanti alunni che, pur avendo conseguito 60 all'esame, riescono invece a dare il meglio di loro stessi all'università o nel mondo del lavoro; come pure ci sono alunni che, pur avendo conseguito il voto massimo, si arenano nella vita: nè continuano l'università, nè sfruttano al massimo le loro potenzialità. Insomma..il voto non definisce ..l'alunno nella sua interezza!
Insomma questi alunni ne sanno una..più del diavolo; e comunque per superare l'esame finale dovranno..penare. Questo è il "maredinvernoealtro".

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