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lunedì 21 febbraio 2011

Fano, 21 febbraio 2011
Sabato in mare!
Dopo alcuni giorni di “bonaccia” venerdì 18 e sabato 19 febbraio il mare è stato molto agitato. Sono entrata in acqua lentamente, come da tre anni mi ha consigliato la mia dottoressa Enza, lasciandomi frustare dalle onde gelide che bagnavano violentemente il mio corpo; mi sono poi all’improvviso immersa con il capo nel mare. Alcune onde le attraversavo sotto l’acqua, altre le assecondavo, lasciandomi galleggiare sulla loro cresta impetuosa. Non potendo nuotare mi divertivo a fare “l’aeroplano” nel mare, lasciandomi trasportare dalle furiose onde fino alla riva, tra i mille rivoli bianchi e spumeggianti. Chi mi ha visto avrà pensato: “ È pazza, come può divertirsi una signora nel mare d’inverno tra le onde di bora e maestrale?”. I kitesurfisti non lo pensano perchè ormai mi vedono troppo spesso; ma la stessa domanda potrei rivolgerla io a tutte quelle persone che dopo aver raggiunto il lido di Fano restano rinchiusi nella loro auto, con il finestrino chiuso e ben sigillato senza respirare affatto l’aria salutare del mare. Non ha  senso parcheggiare a ridosso del molo del lido solo per osservare il panorama, senza godere dell’atmosfera esterna: è come restare dentro la tela di un quadro, senza uscirne fuori.
Tornando all’attimo in cui io mi immergo nel mare, vi confesso che nei miei primi bagni invernali di tre anni fa ero solita immergermi improvvisamente nel mare, imitando gli anziani nuotatori invernali del “GRUPPO STORICO” (Lorenzo, Vanni, Lamberto). Questo brusco impatto con l’acqua con me non funzionava: loro facevano solo un brevissimo bagno io invece nuotavo per diversi minuti. Avevo il cuore in gola, attacchi di tachicardia non riuscivo a nuotare nel tragitto lido 1/3, ma solo nel ritorno. Dopo il consiglio della mia dottoressa, di immergermi gradatamente, il corpo si è adattato alla differenza e allo sbalzo termico del mare, e così riuscii a nuotare interrottamente. M’infastidiva solo l’odore delle pietanze a base di pesce che fuoriusciva dal ristorante posto sul molo di lido tre. Ogni giorno un odore diverso. Consiglierei l’ascolto di brani di Phill Collins per capire l’atmosfera del maredinverno nella giornata di sabato.

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